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Titolo: più domande

Commento all'articolo: "Darwinismo esistenziale/1"

Lasciato da robertoferrari il giorno 11 Giugno 2012 alle 23:43

Belle questioni, vediamo che scenari aprono: 1) l'assenza degli anelli fossili mancanti è stato proprio il motivo per cui Gould e Eldredge hanno proposto questa 'correzione' al darwinismo classico - che proponeva un tempo di evoluzione continuo e costante: invece alcune specie restano stabili per periodi di milioni di anni, mentre altre scompaiono e si formano in periodi 'brevi'. Allora cosa dobbiamo supporre? Che le specie nuove vengano di fatto 'create' da un ente superiore e inserite nel quadro evolutivo come nuove carte in un gioco vecchio? Oppure che ogni tanto nasca un mostro-mutante promettente, molto diverso dai genitori ma con qualche possibilità di sopravvivere e magari qualche strano vantaggio evolutivo, e che questo organismo faccia figli già molto diversi, per cui non resti traccia del mutante ma solo di figli che sono già una nuova specie? Infine, che catastrofi ambientali impongano cambiamenti per così dire 'rapid'i, ma che tutto ciò avvenga in tante generazioni e in lunghi tempi geologici, ma non tanto lunghi da lasciare traccia nei sedimenti - che abbisognano di 200-300.000 anni per formarsi? Ultima domanda, proprio per te Milo: secondo te che senso ha tutto questo affannarsi a generare specie? 2) Certo, qualcosa può essere più o meno probabile di un'altra per cause precise, ('oggettive')... Il nesso di necessità del rapporto di causa effetto è sempre valido, ma a posteriori... COME POSSIAMO PRE-VEDERE L'ESITO di quella configurazione, se sia meglio o peggio? Questo tema va ripreso! Grazie dello scambio e a presto.
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