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02 Settembre 2008

Polemiche sul nuovo acceleratore - la Hack rassicura

Il CERN di Ginevra si appresta a varare il più grande acceleratore di particelle mai realizzato dall'uomo, l'LHC - Large Hadron Collider.
Progettato per far collidere protoni all'energia di 14 TeV (mai raggiunta fino ad ora in laboratorio), è costruito all'interno di un tunnel sotterraneo lungo 27 km situato al confine tra la Francia e la Svizzera, originariamente scavato per realizzare il Large Electron-Positron Collider (LEP). Il 25 Agosto scorso il CERN ha effettuato con successo il secondo e ultimo test dei sistemi di sincronizzazione del flusso sull'LHC.

I fisici si propongono di utilizzare LHC per avere risposte sull'origine della massa, sul perché le particelle elementari abbiano masse diverse e soprattutto sulla natura della materia oscura e dell'energia oscura, che dovrebbero essere presenti in quanto manifestano i loro effetti gravitazionali in molteplici fenomeni astronomici, ma che non si riescono ad osservare direttamente.

Ma c'è qualcuno che ha paura dell'acceleratore: l'LHC potrebbe portare alla distruzione della Terra attraverso fantomatici mini buchi neri. Addirittura alcuni (presunti) scienziati hanno citato in giudizio presso una corte delle Hawaii il CERN, il Fermilab di Chicago e il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti, per impedir loro di mettere in funzione la macchina.

La professoressa Margherita Hack, famosa astronoma italiana e docente alle prossime Vacances de l'Esprit dal 30 Ottobre al 2 Novembre (info), raggiunta telefonicamente per un commento ci assicura che le polemiche e le paure che stanno attraversando l'opinione pubblica sono assolutamente prive di fondamento. La quantità di particelle coinvolte negli esperimenti - spiega - è minuscola rispetto a materia ed energia presenti nell'universo al momento del Big Bang. Quindi, nonostante la loro velocità sia molto elevata all'interno dell'acceleratore, queste poche particelle non sono assolutamente in grado di generare un buco nero sufficientemente grande - che tra l'altro evaporerebbe immediatamente o si allontanerebbe dalla Terra a velocità prossima a quella della luce.
Inoltre, nell'intero universo avvengono continuamente scontri tra particelle e raggi cosmici - fasci naturali di particelle estremamente cariche di energia - ad energie comparabili a quelle prodotte dall'LHC; qui si tratta solo di tenerle "sotto osservazione".

di Paolo Ferrante
Redazione Asia.it

Segnali:
http://public.web.cern.ch/Public/Welcome.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Large_Hadron_Collider
http://iltempo.ilsole24ore.com/adnkronos/?q=YToxOntzOjE..
http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/scienza_e_tecn...
http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/scienza_e_tecn...


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