Commento
Titolo: Risposta - 2° parte
Commento all'articolo:
"La conoscenza rende liberi"
Lasciato da Marianna.Turriciano il giorno 18 Luglio 2012 alle 10:48
E questo crea un notevole problema di sovraffollamento, tale per cui le condizioni di vita all’interno
di molti Istituti Penitenziari sono considerate lesive della dignità personale. E questo non aiuta i
detenuti a diventare persone migliori. Inoltre, anche nel nostro paese la criminalità organizzata
riesce ad agire direttamente dall’interno delle carceri, nonostante ci siano interventi legislativi volti
a rendere più aspro il regime carcerario dei condannati per reati di mafia. Di nuovo, però, se
parallelamente non vi è un discorso di crescita culturale, la criminalità organizzata credo che
continuerà ad avere un “terreno facile” dove attingere adepti, sia dentro che fuori le carceri. Infine,
ci si potrebbe chiedere dove va a finire la “buona reputazione” del sistema giudiziario italiano, se
pensiamo a tutti i casi di “clemenza” previsti dal nostro ordinamento che fanno sì che le pene
detentive non vengano quasi mai interamente scontate; per non parlare di tutti quei casi in cui la
lunghezza dei processi sfocia nella prescrizione dei reati, con conseguente impunità. Sembra,
quindi, che nonostante certi paesi possano essere effettivamente più efficaci rispetto ad altri,
dall’esterno si abbia sempre un’idea migliore di quello che poi realmente succede. Credo perciò
che sia sempre utile sottolineare l’importanza di iniziative come quella riportata nell’articolo, che
potenzialmente potrebbero essere di valore, nonostante rimanga certamente aperto il problema
della loro effettiva realizzazione ed efficacia, su cui, purtroppo, non possiamo avere certezza.