di Roman Polanski con Adrien Brody, Thomas Kretschmann, Frank Finlay
L'olocausto visto da una prospettiva di non senso. La polizia ebrea al servizio dei nazisti dentro al ghetto di Varsavia, la ferocia come sapore strano ed incomprensibile, ma anche dal sapore surreale. L'arte come condivisione fra carnefice e vittima. L'assurdo e l'assenza di eroismo a tutti i costi, che offre sempre un orizzonte di senso, qui totalmente assente (interessante spunto di riflessione no?).
Pensato per oltre sessant'anni dal regista che ha visto i genitori fucilati dai nazisti nel ghetto di Cracovia e si è salvato rimanendo schiacciato sotto i loro cadaveri. Palma d'Oro a Cannes.
Recensione e scheda completa su mymovies.it
Questa scena racchiude l'assurdo della guerra, la domanda sull'essenza dell'uomo, la struggente bellezza - oltre che un tributo a Chopin: