Tecnica e etica
Umberto Galimberti

Quel che è certo è che l'universo tecnico, cancellando ogni meta e quindi ogni
visualizzazione del mondo a partire da un senso ultimo, non sta al
gioco della stabilità e della definitività, e perciò libera il mondo
come assoluta e continua novità, perché non c'è evento già iscritto in
una trama di sensatezza che ne pregiudichi l'immotivato accadere.
Rinunciando a dominare il tempo iscrivendolo in una rappresentazione di
senso, l'etica del viandante, che ha rinunciato alla meta ultima, sa
guardare in faccia all'indecifrabilità del destino, rifiutando quei
cascami della speranza irradiati da un destino risolto in benevola
provvidenza.
In vacanza con Umberto GalimbertiUmberto Galimberti
Da: "Orme del sacro", cap. 57, L'etica del viandante