Ali di cenere
Vaste vedute davanti ai miei occhi
Fruste di luce su terra dorata
Piccole ombre si annidano leste
Tra i rami vecchi del mandorlo in festa
Nuovi germogli. E’ gioia. Ed è pianto.
Stella di fuoco che bruci lontana
Per te ora è cenere la placida vita,
Per te ora teso e affannoso il respiro.
Travolto e concluso il tenero giorno
Urlando a questo Universo incosciente
Io, in capibile anima, piango
Scrutando la nebbia dei miei stessi sogni.
Trafitto il mio bianco gabbiano
Chiazzate le sue libere ali
Ora né sole né luce tra i rami.
Io, solo ottuso e incolmabile vuoto.
Elena Riva
Classificatasi tra i meritevoli al
concorso letterario “Il grande imbarazzo”