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Commento


Titolo: Domande

Commento all'articolo: "Darwinismo esistenziale/1"

Lasciato da Milo Dal Brollo il giorno 10 Giugno 2012 alle 21:29

Due domande: 1) Se Stephen Jay Gould sostiene che "l'evoluzione non è regolare e continua, ma contraddistinta da eventi storici come improvvise catastrofi di massa ed esplosioni di specie. Non è il gene che evolve, ma i vincoli generici interni condizionano fortemente la nascita di nuove specie la vita e la terra co-evolvono in un percorso storico a salti, privo di ogni coerenza", dove va a finire il concetto di evoluzione? Cioè, mi sembra che a questo punto non si evolva proprio nulla, ma semplicemente compaiano specie diverse dalle precedenti senza alcun nesso di causa ed effetto. Questo spiegherebbe la mancanza degli anelli mancanti, i quali, quelli di ominidi, quando raramente ci sono, possono essere interpretati come progenitori di scimmie o di uomini (ovvero: se ci sono gli anelli per uno mancano per l'altro) - http://www.lescienze.it/news/2011/02/17/news/da_riscrivere_la_storia_antica_della_nostra_specie_-553040 2) Se Ilya Prigogine sostiene che "non vi sia caso e necessità, ma solo caso: non ci sarà mai una equazione precisa che calcoli la vita o anche solo leggi naturali come la selezione, o la sopravvivenza del più adatto, ma solo configurazioni meno probabili (che chiamiamo casuali) o più probabili (che interpretiamo come necessarie)", come fa ad esistere qualcosa di più probabile o meno di un'altra? Perché a me sembra che qualcosa possa essere più probabile di qualcos'altro necessariamente, per delle cause oggettive, altrimenti non si può dire neppure questo.
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