05 Maggio 2008
Germania, vietato bocciare
"No alle bocciature, promozione garantita!". "No alle insufficienze, la sufficienza garantita per tutti!". Questi gli slogan avanzati dalla ricca ed efficiente Germania, che ricordano quelli provocatori ed antimeritocratici del Sessantotto italiano e che riuscirono a far portare a casa un “18 politico” a tutti gli studenti. In Germania però è la stessa Pubblica Istruzione che si indirizza verso tale scelta, il motivo è che i non promossi sottraggono fondi al bilancio. “Ottimizzare i risultati”, questo è dunque l’ordine più velato lanciato agli istituti tedeschi nei 16 stati della federazione.
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"Risparmiare può essere utile ma è più importante apprendere" è la risposta dell’Italia.
Sarà forse perchè nel nostro Paese questa è una storia già ampiamente vissuta, ma l'invito a bocciare di meno per fare respirare le casse dello Stato, in Italia viene etichettato come una "proposta miope", "inopportuna e inapplicabile". Il pedagogista Vertecchi mette in guardia: "se non c'è preparazione ne risente la società". E su un punto sono tutti d'accordo: "è l'aspetto pedagogico quello che ci deve guidare nelle scelte, non quello economico". Insomma, quelle che contano sono le competenze acquisite dagli alunni alla fine del percorso scolastico.
Ma basta guardare i numeri per comprendere che, anche nel nostro Paese, il problema esiste ed alcuni esiti di questa politica scolastica che tende a ridurre le bocciature sono già molto evidenti.
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