Novità: il 26 settembre 2015 inizia il nuovo corso di formazione insegnanti di yoga in gravidanza.
Credo sia molto importante che entrambi, genitori e operatori, possano avere l’occasione di ritrovare un rapporto equilibrato coi ritmi del corpo, così che “aspettare un bambino” ritrovi il suo vero significato.
Nel settembre 1996 è cominciato il primo corso di formazione di yoga prenatale, il corso, della durata di due anni, è appena finito, abbiamo raccolto alcune testimonianze di persone che l’hanno frequentato.
Al corso di formazione si sono iscritti, oltre a un uomo, donne di varia provenienza: donne che lavorano come ostetriche nel campo della nascita; insegnanti di Yoga; mamme che, durante il parto, hanno vissuto una profonda esperienza che hanno desiderato approfondire; donne alla ricerca di una via interiore ... la maggior parte tra 30 e 40 anni. Finendo il corso hanno espresso la loro esperienza che è stata per tutti positiva.
Un’insegnante di yoga:
Ho conosciuto Beatrice partecipando ad un seminario di FrederickLeboyer in A.S.I.A.
L’esperienza che stavo vivendo come insegnante di Yoga in Gravidanza, mi portava ad interessarmi a ciò che era legato alla nascita. Del resto quando sono venuta, nella primavera del ’96, per la prima volta in ASIA, questo posto mi è subito piaciuto, Beatrice mi ha dato fiducia istintivamente. Fin dalla prima lezione mi sono resa conto che qui avrei trovato la continuazione alla via finora percorsa, anche se con uno Yoga diverso, ma le finalità erano le medesime, quello a cui si dava importanza era ciò che per me era importante e mi sono sentita a casa.
Un’ostetrica:
“Al consultorio dove lavoro, è arrivato un volantino che descriveva il corso. Io faccio l’ostetrica e da diversi anni conduco corsi di “preparazione alla nascita” sulla cui utilità ho spesso avuto grossi dubbi. Mi aspettavo quindi di acquisire degli strumenti più efficaci da proporre ai corsi; sinceramente non sapevo cosa mi aspettava. Il corso ha ampiamente soddisfatto le mie aspettative. Devo dire che è passata assolutamente in secendo piano la motivazione originaria perché quello che ho trovato qui va molto al di là dello strumento utile da proporre ai corsi. Il corso non ha cambiato solo il rapporto con il mio lavoro, ma certamente in questo ambito sono cambiate diverse cose. Intanto ho chiarito che i “corsi di preparazione alla nascita” non hanno molto senso; dovendo comunque rimanere entro certi “limiti” ho capito che è fondamentale fare in modo che la donna gravida sia sempre in primo piano, che abbia cioè gli strumenti per scegliere autonomamente, al di là dei condizionamenti delle mode, delle famiglie ecc. Che capisca il miracolo che sta vivendo.
Poi, tutto è cambiato, senza che nulla sia cambiato.
Per questa comprensione Beatrice è stata ed è importante, è sostanziale.”
Una partecipante non professionista:
Durante la mia prima gravidanza ho frequentato un corso di “yoga in gravidanza” con Beatrice. L’esperienza della gravidanza e del parto è stata molto intensa, grazie soprattutto a Beatrice. Questa esperienza mi ha lasciato il desiderio di approfondire ed eventualmente poter col tempo insegnare yoga. Il corso è stato un pretesto per riprendere a praticare dopo la gravidanza e il modo migliore per soddisfare il mio desiderio.
Frequentare il corso di Beatrice è stato determinante per chiarire la mia domanda e soprattutto fare nascere in me l’urgenza della risposta che, in questo periodo, si è rivelata.
La relazione con Beatrice è stata ed è importantissima. Mi ha smosso da uno stato vago di incertezza ad un bisogno urgente di verità. Le sono infinitamente grata per questo. Anche ora è fondamentale; ogni cosa che dice mi colpisce enormemente, mi tocca in profondità.
Altre testimonianze
... sui motivi per cui si sono iscritte al corso di formazione:
“Beatrice mi ha dato fiducia istintivamente.”
“Mi sono iscritta per il desiderio di aiutare le donne a vivere la gravidanza e la nascita in modo più consapevole, più profondo, più centrate su loro stesse. Fare in modo che scoprissero la spiritualità e la sacralità di questo evento. Alla base c’era naturalmente un bisogno personale di ri-trovarmi.”
“Quando ho visto questo corso, che coniugava Yoga e maternità, e oltretutto era in continuità con un’esperienza che avevo già fatto (corso in gravidanza con Beatrice e parto in casa), mi è sembrato proprio quello che cercavo. Negli anni precedenti avevo fatto pratica Yoga e meditazione con un’altra associazione ma non ero riuscita ad ottenere più di qualche benefico psico-fisico e ciò mi aveva lasciato molta frustrazione e un gran bisogno di approfondimento.”
... sull’esperienza vissuta durante il corso:
“Ne ho saputo da Beatrice. Avevo iniziato a praticare Yoga (10 anni fa) con Beatrice quando ero in gravidanza. Ricordo che per tutto il tempo dell’attesa pensavo che stavo sicuramente facendo la cosa più importante della mia vita e che insegnare Yoga alle mamme era il lavoro che io avrei voluto fare. Dopo la nascita di Viola (che segnò uno spartiacque rispetto alle mie vite precedenti) non potendo venire a Bologna, praticavo Yoga da sola, non appena potevo, e cercavo di capire cosa era ciò che avevo “fiutato” con Beatrice e che era culminato con la nascita. Non appena mi fu possibile, cominciai a frequentare un corso di yoga a Modena e contemporaneamente cercavo informazioni per sapere dove avrei potuto diventare “Maestra di Yoga”. Giulio, l’insegnante di yoga, mi disse chiaramente che la pratica come la insegnava Beatrice non si imparava da nessuna parte. Perciò continuai ad andare da Giulio e cominciai a frequentare il MIPA. Feci un corso annuale di coordinatore prenatale al MIPA, dove mi accorsi di non poter condividere ciò che avevo vissuto con la nascita di mia figlia. Ebbi però modo di conoscere delle ostetriche e questa fu una grande opportunità. Nei loro racconti il loro fattore comune era il grande disagio con cui assistevano ai parti accompagnato da un “impulso” quasi incontrollabile a intervenire comunque nel processo della nascita. Facevo molto fatica a capire questo bisogno di intervenire in Qualcosa che a me era sembrato così sproporzionatamente grande. La coordinatrice del corso spiegava a fatica il perché di questo comportamento e lo riportava genericamente ad una sfiducia sulle capacità fisiologiche di partorire delle donne. L’effetto era un rinforzo della fiducia molto superficiale. Io ricordavo sempre le parole di Beatrice quando guidava il rilassamento: “Lasciate andare”, “deporre”, La nascita è qualcosa di enormemente più grande di Voi”. Quelle parole avevano trovato la loro spiegazione nel processo della nascita e la fiducia che ne era scaturita non veniva da me, ma dall’aver sentito la nascita come un assoluto miracolo e proprio per questo assolutamente sacro.
Collaborai per un po’ di tempo al MIPA ma poi lasciai perdere perché capivo che non era in quella direzione che volevo cercare. Dal ’90 al ’93 ho praticato con Giulio con regolarità. Il mio tempo libero era per la pratica perché sentivo che era quella la strada per cui volevo andare, ma non sapevo dove portava la strada. Tre mesi prima che Franco venisse a Modena a tenere una conferenza sulla meditazione e sullo yoga, lessi un libro “scoperto” da Giulio. Si trattava di un libro di Nisargadatta “Io sono quello”. A molti miei compagni di corso sembrava oscuro e contraddittorio. A me sembrava chiarissimo e a volte mi commuoveva solo il guadare l’immagine del Guru e sfogliare le pagine. Andavo ovunque con quel libro.
Il 10 maggio ’93 venne Franco a Modena. Mi preparai all’incontro, qualcosa dentro di me mi diceva che si sarebbe trattato di un incontro estremamente importante. Fu così. Non ricordo con precissione cosa disse. Ma ricordo il battito del mio cuore e l’assoluta certezza che io avrei fatto ciò che lui mi avrebbe indicato. Mi concentrai su “Io sono” escludendo tutto tutto il resto. Dopo un mese guardando una nuvola in riva al mare la frase di Nisargadatta “Il mondo è dentro di me” esplose e mi accorsi che non solo la Nascita ma tutta l’esistenza è MIRACOLO. L’ “Io sono” era rimasto IO e “urlava il suo esserci” e davvero l’avrei urlato al mondo intero. Da quel giorno, tutti i giorni Vi benedico. Il primo pensiero del mattino è per Questo, ed è l’ultimo che mi accompagna la sera.
Quando Beatrice mi comunicò la sua decisione di “attivare” finalmente questo corso, fui la donna più felice del mondo: era tanto che lo aspettavo ... ed avevo la convinzione che nulla può cambiare la Nascita se non il capire la Nascita.”
“Più che soddisfarele, il corso ha ribaltato le mie aspettative: qui non si parla di
conoscenze ma di consapevolezza!”
“Fin dal primo incontro mi è stata chiara la potenza del mezzo Beatrice mi ha trasmesso ... qualcosa sta cambiando nel mio modo di pormi rispetto al quotidiano.”
“Il corso ha più che soddisfatto le mie aspettative. Al punto che mi sono quasi dimenticata del suo obiettivo, ovvero l’insegnamento dello Yoga. Durante il corso ho sentito un grande bisogno di prendere coscienza delle relazioni tra l’esperienza interiore che stavo facendo e la mia situazione di vita che, nel frattempo, stava cambiando vorticosamente.”
... sulla relazione con Beatrice:
“Beatrice sa pungolare bene e non molla l’osso. Quindi per me diventa molto stimolante, perché non mi dà la possibilità di starmene comodamente seduta ma è un continuo muovere l’interesse per una ricerca intima.”
“Come le ho già detto altre volte, ho scelto di frequentare il corso perché lo conduceva lei. Per quello che mi trasmetteva; con lo sguardo, col suo modo di camminare, di parlare di ridere: calma e determinazione. Un abbraccio di cuore.”
“Betarice è il filo conduttore e il punto di riferimento per approfondire la pratica dello yoga.”
“Beatrice è diventata per me, in questo momento della mia vita, il punto di riferimento più importante. Quando parlo con lei ho la sensazione che non mi manchi niente e niente mi dia fastidio.”
