Il prete cosmologo

Meno di un mese fa è apparsa sul Physics World Magazine la notizia che il premio della Templeton Foundation per le ricerche che maggiormente contribuiscono allo sviluppo spirituale dell'umanità è stato assegnano nuovamente a un fisico. L'assegno da 1,6 milioni di dollari è andato infatti al polacco Michael Heller, ricercatore in fisica matematica (senza titoli di studio ufficiali ma con esperienza e capacità apprezzate anche in ambito accademico), laureato in filosofia e in teologia, con un ruolo di prete cattolico alle spalle e una viva fede in Dio, più ampia di quella che nutre per la razionalità scientifica.
Heller è un uomo del dialogo, come lui stesso si definisce, impegnato da anni nel fare da ponte tra la cultura scientifica, filosofica e religiosa secondo un'interpretazione di questa missione che evidentemente è molto vicina a quella della Templeton che lo ha premiato per degli studi sulle geometrie non commutative applicate all'origine dell'universo - studi che potrebbero portare in futuro a qualcosa di significativo, forse anche di rivoluzionario, ma che per ora non hanno prodotto altro che ipotesi tutte da verificare, come fanno notare molti dei commenti sul sito della rivista scientifica.
A chi gli chiede se la scienza potrà davvero spiegare tutto, il prete cosmologo risponde tranquillamente che la sua concezione di razionalità scientifica comprende anche il limite di questa conoscenza, ovvero sostiene che la scienza non potrà mai spiegare tutto in quanto la ragione, il senso del tutto riposa nella imperscrutabile mente di Dio.

Segnale da http://physicsworld.com/cws/article/news/33327 (inglese)