Con piacere segnaliamo l'operato di un'associazione di Milano, l'Atelier del Riciclo, che promuove idee per il riutilizzo creativo degli oggetti. Riconvertire gli oggetti quotidiani permette di ricominciare a lasciarsene stupire, lasciando che sbiadisca lo strato di "indifferenza pratica" che caratterizza il nostro rapporto con essi nelle faccende di tutti i giorni.
Con le parole dell'associazione:
"...Liberare l'oggetto della sua funzione codificata significa infatti liberare se stessi dall'abitudine al consumo condizionato. E' un processo che porta ad un contatto più libero e creativo con le cose: una piccola, grande rivoluzione estetica che sgancia dall'omologazione e dalla logica della ripetizione coatta. Ogni oggetto, infatti, è unico. Rinasce dalle sue ceneri con la bellezza di un'araba fenice. E diventa qualcosa di prezioso, totalmente nuovo, affascinante".
L'Atelier del Riciclo organizza inoltre degli swap party, ovvero serate in cui ci si scambiano abiti, accessori ma anche mobili, idee, progetti, o addirittura case e vacanze.
Il vantaggio dello swapping non è solo economico, ma anche ambientale: non comprare un vestito nuovo significa infatti non doverlo produrre, risparmiando di conseguenza energia e materie prime; come sottolinea l'Atelier del Riciclo, barattare venti chili di vestiti equivale a risparmiare l'energia necessaria per azionare non stop una TV per un anno e sette mesi!
di Andrea Libero Valori
Redazione Asia.it