Commento
Titolo: dear prof.
Commento all'articolo:
"dia-logando XXXV - Parmenide parte 3/3"
Lasciato da romano il giorno 02 Febbraio 2011 alle 23:09
iao Walter
sono Romano Khan, tuo ex allievo a Siena. Mi sono goduto il tuo sempre accattivante e
informatissimo eloquio, in questo caso su Parmenide. Mi piacerebbe intervenire nella discussione,
ma trovo un po' frustrante il format in cui mi ritrovo a scrivere, con il limite di 1600 caratteri. Pongo
dunque una questione in modo provocatorio e conciso: può uno sguardo (sulla totalità) avvenire da
un non luogo, quando il colpo d'occhio deve, per essere tale, avere un oggetto su cui riversare la
propria attività? Non è necessaria una polarità nell'atto visivo (percipiens-percipi) . Ha senso parlare
di sguardo se l'oggetto è un tutto pieno e indistinto. che no ha confini, essendo esso sì unità, ma
astratta e indefinita per natura? Un caldo saluto.