Commento
Titolo: sulla meditazione
Commento all'articolo:
"Introduzione alla meditazione"
Lasciato da riccardo il giorno 30 Aprile 2013 alle 10:04
Egr. sig.Bertossa, anzitutto complimenti per il suo impegno.
Sulla meditazione ovvero su quel "pensare profondo" che porta infine al "convertirsi-cambiare mentalità" cui hanno invitato G.Battista prima e Gesù poi, credo che si possa dire che esso deve iniziare dal nostro "perderci", dall'abbandono dell' "io" che non è che l' "abbandono di paese, padre, madre, figli ecc" della tradizione giudaica ma prima ancora insegnato nel Sumero Gilgamesch. E' l'esodo duro e difficile che ci porta nel "deserto", quello stesso da cui è passato Gesù e che non è che la Selva oscura di Dante. E' il passaggio che ci permette, non ascoltando alcun "io" ma solo la "Ruah-Vento-Spirito santo-Madre", di "rinascere-resuscitare" scoprendo in noi il Verbo-Logos-Figlio di Dio universale e divenire Lui stesso. E' così che si potrà, partendo dal "sapere di non sapere" che è l'iniziale abbandono dell'io, arrivare a dire come Eraclito di "sapere tutto" ovvero come Socrate si avrà la "certezza" di "finire fra dei" e cioè, con parole della tradizione giudaica, di essere Figlio di Dio.
Il Gesù qui richiamato però non è il Gesù che Paolo ha consegnato alla Cristianità, è, credo, il Gesù "diverso" che i Superapostoli insegnavano e che Paolo, non comprendendolo, combatterà. Su questo Gesù "diverso" avrei piacere, se ritiene, di consegnarle un lungo lavoro che mi sono trovato a compiere.
E' un testo che Marco Vannini mi ha caldamente invitato a pubblicare e di cui autonomamente si è reso disponibile a scrivere la presentazione. Testo però difficile che nessun coraggio editoriale ha trovato.
Saluti