Laboratorio con l’argilla
Laboratorio guidato da Maria Rapagnetta

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In questo laboratorio i ragazzi, concentrandosi solo sul senso del tatto, sono entrati in contatto con l’argilla, riuscendo così a osservare le emozioni emerse a contatto con la materia. |
| L’argilla, con la sua duttilità, si trasforma facilmente sotto il semplice movimento spontaneo delle mani, infatti l’obiettivo non è quello di realizzare un oggetto definito, ma solo quello di dedicarsi all’ascolto delle emozioni emerse dal contatto. |
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Nell’esplorare l’argilla i ragazzi sono rimasti colpiti nel notare che il semplice contatto con la materia potesse rivelare loro tante sfumature emozionali che nella quotidianità – spesso per la scontatezza che il senso del tatto assume – non erano in grado di notare. |
| Dalla sorpresa di questa scoperta i ragazzi hanno mostrato un rinnovato interesse per comprendere meglio il modo in cui attraverso i sensi ognuno di noi fa esperienza, sono nate diverse domande riguardanti la sfera emozionale, cognitiva e filosofica. |
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| Alcuni ragazzi hanno subito notato che per un artista il contatto con la materia non diventa mai scontato, e che non è un caso il fatto che ogni artista è più attratto da alcuni materiali con i quali realizza le proprie opere. |
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“noi altri dipintori abbiamo da parlare con le mani”
Annibale Carracci
Tutte le attività sono condotte seguendo la metodologia dell'educazione all'ascolto della scuola di ASIA e del metodo Sentire l’Arte.
Arte figurativa